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Cambiando noi stessi cambieremo il mondo

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La consapevolezza come formula personale e manageriale di successo

Il 24 e 25 ottobre si è svolta al Teatro Litta di Milano la seconda edizione di Coaching Expo, “Essere al Centro”, due giornate dedicate alla cultura e al business del Coaching.
Tra gli ospiti Niccolò Branca, che in quella sede ha parlato della sua esperienza imprenditoriale unita al tema a lui tanto caro del’Economia della Consapevolezza.

Pubblichiamo il video del suo intervento e il post che ci ha inviato Orazio Compagnino di ICF Italia (International Coach Federation), presentatore dell’evento.

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Caro Dr. Branca,

mi permetta questo inizio, ma la spontaneità e la sincerità del cuore penso siano un’espressione dovuta quando ci si sente in comunione con una persona.

Conoscerla ed intervistarla all’ Expo Coaching di ICF Italia è stato un gran piacere. Approfondire alcuni  temi del suo libro “Per fare un manager ci vuole un fiore”, ha permesso a tutti i presenti di  focalizzare l’attenzione sulla centralità dell’essere e sull’importanza di creare consapevolezza in noi e negli altri. 

Ci ha parlato di ascolto, presenza, senso di responsabilità, condivisione del progetto, cambiamento, sfide,intuizione, concetti che sono l’essenza di essere coach e che rappresentano temi per i quali manager, imprenditori e privati si affidano al coaching.

La novità, o meglio l’unicità  è stata nel fatto che era lei, un imprenditore, a raccontare la sua esperienza  su come  fare propri questi concetti, confermando che si può  perseguire il bene comune purché nasca  da una volontà  profonda, frutto di un reale cambiamento interno.

Penso che viviamo un tempo in cui sia necessario acquisire un maggior equilibrio, una maggiore  attenzione ad esprimere gentilezza, donare bellezza, prestare attenzione all’altro, o più  semplicemente ricordarci di rimanere nel flusso di una nostra essenza più spirituale.

Le sue parole, il suo racconto, sono state la testimonianza coraggiosa che è possibile essere in questo flusso, e portare felicità agli altri.  

La ricerca di se stessi è una strada impegnativa, condividere con gli altri i propri progressi è raro e lodevole, applicarli in una realtà aziendale e far partecipare la comunità  ha dell’incredibile ….

Grazie  dunque per la sua testimonianza, per averci coinvolti con passione in una storia di sana imprenditoria italiana, per aver dimostrato che è possibile applicare i concetti  olistici nel mondo aziendale, per aver presentato la persona e non il ruolo e infine, per permetterci di credere che sia possibile realizzare un mondo migliore.  

Le ultime parole del suo libro sono “…che gioia”.
Mi permetta di farle mie,….che gioia averla incontrata!!

Con stima.

Orazio Compagnino

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