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Parla con Niccolò Branca

Questo articolo ha 486 commenti

  1. giulio vasta

    … Alle volte la mancanza di “frequenza” può aiutare a “connettersi”…

    Buongiorno Sig. Branca,
    in attesa che i “contatti” in Mondadori mi comunichino la data disponibile per l’incontro in Castiglione, le racconto come ho fatto la sua conoscenza.

    Una mattina di circa due mesi fa, la radio che solitamente ascolto in auto chissà perché non “prendeva” bene, così mi sintonizzo casualmente su un’altra stazione e sento, anziché musica, un signore che parla di meditazione….e di un libro che ha scritto ….il tempo di esclamare “WOW che bello”, e subito arrivano i saluti dei conduttori, e ciao…mi è sfuggito sia il titolo del libro che l’autore.
    “Come posso fare?.. Come posso fare?… come posso risalire all’autore del libro e del suo titolo?…..”
    “Certo!!!… basta chiamare la redazione della radio e…fatto!!!!
    Dopo qualche minuto avevo già il suo nome, Niccolò Branca, e titolo del libro!
    Il tempo di accendere il computer e vai di video su YouTube che intervistano il Sig Branca!
    La sera ovvia condivisione a casa dei video con mia moglie, che ha commentato, tra le altre cose,”che bello deve essere lavorare per lui!…”
    Il giorno dopo stavo già leggendo il libro!

    In verità, il libro ho dovuto subito cederlo ad una signora in negozio.
    Ancora non aveva comprato il regalo al figlio che il giorno dopo festeggiava il compleanno!…
    “Su dai, lo dia a me, mio figlio studia economia e questo libro mi sembra così “perfetto” per lui, io forse non lo trovo oggi… non è un caso che lei l’abbia mostrato a me… Lei se ne prende un altro!”
    I clienti hanno sempre ragione!
    Così ho fatto.

    Tengo sempre la copia del suo libro in negozio, per farlo conoscere.
    Non tutte le clienti avranno il figlio che proprio il giorno dopo… compie gli anni!!!
    (e nel caso, vabbè, andrò io a prenderne un’altra copia)

    Comunque, visto la modalità con la quale l’ho conosciuta… Ho sperimentato che, alle volte, la mancanza di “frequenza” può aiutare a “connettersi”!!!

    Ancora Grazie

    Giulio

    1. Niccolò Branca

      Giulio, la ringrazio di cuore per tutti i suoi incessanti sforzi per promuovere il libro e per le sorridenti modalità con cui li mette in atto.

      L’episodio della radio mal sintonizzata che lei racconta, sembra proprio un bell’esempio di sincronicità, in cui avvenimenti contestualmente significativi si verificano senza una causa apparente.
      La Teoria della Sincronicità ci suggerisce, in un modo che io trovo davvero poetico, l’esistenza di una dimensione che trascende la causalità, che va oltre le cause materiali, oltre lo spazio e il tempo.

      Si dice che Jung abbia tratto le sue riflessioni su ciò dal lavoro di Paul Kammerer, il biologo austriaco suo contemporaneo.
      Kammerer è stato, in effetti, uno dei primi uomini di scienza a intuire questa invisibile onda che produce connessioni, e l’ha definita così:
      “Onnipresente e continua nella vita, nella natura e nel cosmo. È il cordone ombelicale che connette pensieri, sensazioni, scienza e arte al grembo dell’universo che li ha partoriti”.

      In fondo, non è che la silenziosa azione dell’Unità o, per dirla anche con le parole di Teilhard de Chardin “Tutto ciò che sale converge.”

      Un caro saluto

      Niccolò

  2. giulio vasta

    Grazie!!!
    Grazie Sig.Branca!
    Proposta ovviamente accetta con molto piacere!!!
    Sono onorato dalla possibilità di presentarla alla serata “Castiglionese” e di porle domande riguardo i temi trattati nel suo libro.
    Farò di tutto per coinvolgere altri lettori di: “Per Fare un Manager ci Vuole un Fiore”, regalando loro anche la possibilità di porre domande.
    Occasione davvero unica.
    Poter interagire con l’autore del libro ed affrontarne contenuti e “sostanza” in modo così diretto, è un’occasione da cogliere al volo!
    Ancora grazie Sig….Niccolò!

    Giulio.

  3. giulio vasta

    Buongiorno Niccolò,
    grazie per la sua pronta risposta.
    Mi sono attivato per organizzare una serata dove Lei, se vorrà, potrà presentare il suo libro presso una libreria che ospita al suo interno anche uno spazio espositivo dedicato a mostre ed installazioni per artisti di ogni origine e provenienza.
    Un amico mi ha dato la disponibilità per, eventualmente, patrocinare ed ospitare in una delle sedi comunali la serata, dove lei potrà scegliere come sviluppare il suo intervento.
    Quindi, se lei vuole, nei prossimi giorni potremmo decidere una data.

    Grazie per la sua disponibilità!

    Giulio

    1. Niccolò Branca

      Sono io a ringraziarla, Giulio, per la sua entusiastica capacità organizzativa.
      Anzi a questo punto, visto il suo sentito coinvolgimento personale, le chiedo di proseguire come preferisce nella costruzione del programma della serata.

      Potrebbe essere lei stesso a presentarmi, ad esempio, preparando una serie di domande che desidera pormi sugli argomenti che le stanno più a cuore.
      Sarebbe fantastico se riuscisse anche a trovare due o tre persone che hanno già letto il libro e che, a loro volta, siano disponibili a partecipare e a porre domande.
      Che ne dice, è possibile?

      Io nel frattempo le farò inviare privatamente il nominativo della persona responsabile dell’organizzazione in Mondadori. Così potrà decidere insieme a lei – che è la fonte più affidabile riguardo alle date e agli itinerari delle prossime presentazioni – il giorno più adatto per il nostro incontro a Castiglione delle Stiviere.

      La ringrazio davvero moltissimo per essersi speso così tanto nell’ideazione e nella realizzazione di questo bel progetto.
      A presto

      Niccolò

      1. Daniel Bravo

        Buongiorno!
        mi offro anch’io per fare delle domande.
        Sono Daniel Bravo del Cile, ci siamo già scambiati dei post e ci siamo conosciuti alla presentazione del libro a Valdagno.
        Sono Amico di Giulio perché partecipiamo di un percorso di meditazione assieme.
        Vedo che Giulio è stato più veloce e più deciso perché anch’io avevo pensato che sarebbe bello organizzare un incontro con lei nella mia zona (Valeggio s/m e dintorni).
        Sto leggendo il libro con calma come si bebe uno sciroppo per la tosse, come medicina.
        Sarò molto contento di incontrarla di nuovo.
        Un caro saluto.
        Daniel B
        PS: Giulio ti chiamo ti chiamo ! 🙂

        1. Niccolò Branca

          Caro Daniel,
          mi ricordo bene del nostro incontro durante la serata a Valdagno.

          Mi pare di capire che Castiglione delle Stiviere e Valeggio sono piuttosto vicini.
          Quindi lei potrà partecipare alla presentazione a Castiglione in qualità di lettore che pone altre domande, semplificando una parte dei compiti di cui si sta incaricando Giulio.
          Perfetto: tutto si sta incastonando armoniosamente.

          Anch’io la incontrerò di nuovo con molto piacere.
          A presto

          Niccolò

  4. giulio vasta

    Caro Sig. Branca,
    Grazie!!!!… grazie per aver scritto il libro che racconta la sua “storia”, la sua “crescita”.
    Io pratico la meditazione da diversi anni, e molti dei personaggi che lei ringrazia all’inizio del suo libro ho avuto la fortuna di conoscerli leggendoli.
    Ora ho la fortuna di conoscere e leggere Lei.
    Abito in una cittadina che si chiama Castiglione delle Stiviere (mn), ed è caratterizzata dalla forte presenza di ditte di importanza internazionale come: Golden Lady, Barilla, Sterilgarda, Amica Chips, Pata oltre a diverse grandi aziende di altra natura.
    Per me sarebbe un onore poterla ospitare nella mia città, e tutta la cittadinanza al contempo beneficerebbe della sua presenza.
    Conosco le meraviglie della meditazione, e del suo libro ne parlo con più persone mi è possibile, anche grazie alla mia professione, parrucchiere.
    Un uomo “occidentale manager di successo ” e conosciuto, è uno spot fantastico!!!!!!!
    Sicuramente intuisce cosa intendo dire.
    Abbiamo bisogno di uomini come lei.
    La sua storia e il suo presente sono di grande speranza per tutti noi, ed una cittadina come la nostra, con forte presenza di aziende, di manager, di forza lavoro, col bisogno di nuovi indirizzi, di nuovi orizzonti, di futuro…… potrebbero trovare in lei, e grazie a lei, grande “energia positiva”.
    Ne sono sicuro!!!
    Quando lei vuole, se è possibile, mi piacerebbe contattarla per sapere se c’è modo di poterla ospitare.
    Nell’attesa, oltre a nutrire speranza, continuerò a “diffondere” il suo libro e le sue “interviste” presenti on line.

    Ancora grazie (anche a nome di diversi amici)!

    A presto

    giulio

    1. Niccolò Branca

      Caro Giulio,
      la ringrazio molto per il suo post, così pieno di calore ed entusiasmo.
      E mi fa particolarmente piacere apprendere che anche lei sta seguendo un percorso di ricerca interiore, apprezza da tempo i benefici della meditazione e fa tutto il possibile per diffonderne la pratica.

      Le devo dire con franchezza che non mi ero mai reso conto che Castiglione delle Stiviere fosse sede di così tante rilevanti aziende.
      In effetti conosco la vostra cittadina solo di nome, perché qualche volta la sua risonanza è balzata da altre notizie o da letture storiche. So, ad esempio, che è sede del Museo Internazionale della Croce Rossa perché proprio a Castiglione delle Stiviere, nella metà dell’Ottocento, Henri Dunant aveva cominciato a dare concretezza alla sua visione di una grande organizzazione umanitaria. E lo aveva fatto proprio vedendo di persona l’impegno che gli abitanti di Castiglione delle Stiviere, in particolare le donne, avevano messo nel soccorso dei feriti dopo la carneficina della Battaglia di Solferino. Quell’esperienza così significativa gli aveva fatto capire che l’utopia poteva diventare realtà.

      È un bell’aneddoto e sicuramente costituisce un sintomatico antecedente di quella “energia positiva” che lei auspica ancora per la sua cittadina.

      Non sono in grado di prometterle nulla, in questo periodo davvero denso di impegni di ogni tipo, ma mi farebbe certo piacere conoscere la vostra realtà.
      Giulio, mi faccia capire meglio a che cosa stava pensando: si riferiva a un incontro di presentazione del libro? Esiste già un’organizzazione, una biblioteca, una sala pubblica, che lo potrebbe supportare?

      Scriva ancora a questo blog, per favore, dandomi qualche ulteriore dettaglio, magari ipotizzando una data non proprio immediata.
      Farò volentieri il possibile per aggiungere anche Castiglione delle Stiviere agli itinerari già predisposti.

      Un caro saluto

      Niccolò

  5. Marco

    Caro Sig. Branca,

    le scrivo perché, leggendo il suo libro, già dopo le prime pagine ho avuto una sensazione completamente estranea a me. La voglia che partiva dall’interno, dal centro del mio corpo, di doverla contattare e raccontarle delle emozioni e dei pensieri che mi appartengono e che rimugino dentro.

    Da qualche tempo mi sono reso conto di vivere la mia vita in modo sbagliato, rispetto a quello che in realtà sono e sento ancora di essere. A volte, di non viverla in tutti i suoi aspetti e mille sfaccettature che essa mi offre.
    La cosa più strana è che, pur essendo consapevole e volendo e cercando di cambiare, a volte il mio modo di vedere non proprio ottimista non me lo permette mettendomi, diciamo, “in blocco”. È come se, quando vado ad alzarmi, le mie gambe non ne volessero proprio sapere degli impulsi che il mio cervello gli invia.

    C’è una frase, nel suo libro, che sembra rappresentare la mia situazione: “con la non accettazione della vita, della realtà, del presente”. Eppure so perfettamente, dentro di me, di non essere così e per questo di non riconoscere questo mio modo di essere e di non accettarlo.
    Per questo, caro Sig. Branca, vorrei essere consapevole del mio Io e prendere la mia vita nelle mani, per poter anch’io, come dice Lei, “essere nel presente e vedere la realtà con nitida chiarezza”, ma soprattutto per poter “vivere in una sintesi perfetta di cuore e mente”.
    Ma sinceramente non so da dove iniziare per intraprendere questo tipo di percorso con me stesso.

    Le chiedo scusa di averla disturbata, ma soprattutto la ringrazio di aver dedicato parte del suo importante tempo a leggere questi miei pensieri.
    Un cordiale saluto

    Marco

    1. Niccolò Branca

      Caro Marco,
      il primo fondamentale passo da compiere è sicuramente quello di cui anche tu parli: diventare consapevoli che qualcosa ti spinge a cercare.
      Quindi ti sei già avviato lungo questo cammino, nonostante a volte tu ti senta sconfortato e bloccato.

      Posso ripeterti una frase che mi è stata detta molto tempo fa, e che a suo tempo mi è stata profondamente d’aiuto in un momento in cui ho avuto un bisogno simile al tuo: “Vai a cercare ciò che ti spinge e scopri ciò che ti spinge”.
      Tu ora sei consapevole che qualcosa ti spinge a cercare. Ma non è all’esterno la ricerca, vai alla fonte di ciò che, dentro di te, ti spinge a cercare.

      Marco, io non ho risposte da dare che vanno bene in assoluto. Posso solo parlare della mia esperienza.
      Se anche tu senti questa frase convibrare con te, se senti la sua risonanza nel tuo cuore, ascoltala e osserva cosa succede.

      Scrivi quando vuoi, non disturbi affatto. Anzi, ti ringrazio per avermi messo a parte delle tue riflessioni.
      Una caro saluto

      Niccolò

      1. Marco

        Caro Sig. Branca,
        la ringrazio davvero delle sue parole per me molto importanti e significative, soprattutto perché la considero sia come Uomo da prendere d’esempio e sia come guida.

        Ripongo nella mia volontà e nelle speranze i miei sogni, soprattutto quello di diventare un giorno un imprenditore consapevole.

        Spero inoltre un giorno che la vita mi offra l’opportunità di conoscerla personalmente, e chissà…

        Di vero cuore la ringrazio nuovamente.

        Un caloroso saluto
        Marco

        1. Niccolò Branca

          Caro Marco,
          mi fa davvero molto piacere che per te quelle poche righe siano state importanti e significative.

          Ti prego però di non riferirti a me né come modello ideale, né come guida.
          Come già ti dicevo la volta scorsa, se senti risuonare dentro di te le parole che ti ho detto, prendile, lavoraci sopra, falle tue, dai a esse il tuo personale significato e concentrati su quello.
          Ma bada all’acqua non al vaso, al contenuto non al contenitore.
          Gesù, Nelson Mandela, Martin Luther King, Buddha, Albert Einstein, Gandhi, Lao Tzu, Seneca, Platone, Socrate, Francesco d’Assisi… Questi sono alcuni dei personaggi straordinari che hanno indubbiamente lasciato un segno indelebile del loro passaggio nella storia dell’umanità. Pensa a loro, se proprio hai bisogno di riferimenti ideali.

          Credo però che la libertà e la consapevolezza più autentiche non stiano tanto nel prendere qualcuno a modello, ma nel lavorare su se stessi per migliorarsi e, infine, per migliorare le condizioni di ciò che ci circonda.

          Trova quella libertà, Marco. È proprio questo uno dei regali più grandi che ti puoi fare.
          Oltre, naturalmente, a diventare “imprenditore di te stesso”, al di là di quelle che saranno le tue mansioni professionali nei prossimi anni.
          Perché questa espressione, che potrebbe a prima vista sembrare una formula un po’ abusata è, in realtà, ricca di significato. Si riferisce soprattutto a un atteggiamento interiore, da adottare non solo nel mondo del lavoro, ma anche in ogni istante della quotidianità, nel nostro modo di affrontare la vita e il rapporto con gli altri.
          È prendere in mano la propria esistenza, scoprire la propria unicità e assumere nel contempo un atteggiamento di responsabilità personale.
          È di nuovo, a ben guardare, una questione di Consapevolezza.
          Un caro saluto

          Niccolò

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