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Noi siamo l’onda, ma anche l’oceano

Noi siamo l’onda, ma anche l’oceano

In diretta su Instagram con Sebastiano Zanolli

 

Martedì 15 dicembre alle 11.00 ho dialogato con Sebastiano Zanolli, in diretta sulla sua pagina Instagram.
È stato naturalmente un momento stimolante, piacevole e frizzante, come sempre accade quando ho l’occasione di parlare con Sebastiano.

Noi siamo l’onda, ma anche l’oceano
Sebastiano Zanolli

Difficile cercare di riassumere le molte cose che ci siamo detti in quella mezz’ora. Per i dettagli vi rimando al video che trovate in fondo a questa pagina.

C’è però un pensiero particolare che vorrei sottolineare, condividendolo con voi anche in queste righe.
Con Sebastiano si diceva di come le mode, i trend, possono fagocitare anche concetti essenziali e molto profondi. Concetti che non solo non hanno nulla a che fare con qualcosa di frivolo o di passeggero, ma sono addirittura incastonati nella saggezza millenaria di antiche filosofie.
Succede, ad esempio, con la parola “consapevolezza” che, abusata e banalizzata, si scrive, si sente e si legge ormai dappertutto.

In realtà, la vera consapevolezza è frutto di un lungo, durissimo lavoro, e di un’ostinata, intima dedizione.
È così difficile essere davvero presente con tutto se stesso in un dato momento! Ed è ancora più arduo mantenere in sé quella pura coscienza, quella pura consapevolezza, in ognuna delle situazioni che si avvicendano nel corso di una normale giornata.
Ecco perché la banalizzazione della parola “consapevolezza” mi sgomenta.

Noi siamo l’onda, ma anche l’oceanoTuttavia, mi dico pure che non è del tutto male che la si senta sempre più, che la si ripeta in continuazione.
Forse qualcuno se ne avvantaggerà senza averne alcun merito. Ma che importa?
L’importante è che nelle persone inizi a risvegliarsi la coscienza dell’interdipendenza, la consapevolezza dell’interrelazione che ci lega gli uni agli altri.

Spesso, infatti, crediamo di essere un tutt’uno a sé stante e indipendente. Dovremmo invece comprendere ciò che siamo veramente. Perché noi siamo l’onda, ma anche l’oceano. Siamo nell’unità e nella diversità allo stesso tempo.

Questo significa anche capire che dipendiamo da tutti e da tutto.
Ma proprio da tutto. Anche dalle stelle, dalle stagioni, dalla luna, dall’ambiente.
Quindi – per fare un esempio che di sicuro tocca ognuno di noi da vicino, in quest’epoca di pandemia – maggiore sarà la cura che dedicheremo all’ambiente e alle persone, e maggiori saranno i benefici che ne trarremo.
Per gli altri e per noi stessi.

Niccolò